Cosa bolle in pentola?

Nell’ambito di Identità Donna abbiamo già parlato della chef Viviana Varese, oggi è il turno di altre due sue colleghe, altre donne forti, determinate, competenti. Si sa, le donne faticano di più a farsi apprezzare, fare lo chef è un mestiere maschile, bisogna farsi rispettare dalla brigata, spesso composta di molti uomini, però…, vogliamo mettere la creatività, la delicatezza ed il rispetto per gli ingredienti di una donna chef?

Antonia Klugmann, 32 anni, triestina con radici ebraiche e una cultura di terre di confine, come ha tenuto a precisare durante la sua lezione, è molto legata al suo territorio ed agli ingredienti che, volta per volta, secondo le stagioni, questo produce. Il tema del suo intervento a Identità Golose è “Territorio: vita in movimento”, e spiega Antonia che, come muta il territorio, mutano di anno in anno gli ingredienti, non solo rispetto alla stagionalità ma anche, ad esempio, per le condizioni climatiche.  Secondo Antonia, al momento chef presso il ristorante Ridotto di Venezia, e dalla prossima primavera chef patronne del proprio ristorante, in fase di apertura nella zona del Collio, la cucina tradizionale e quella creativa viaggiano su due binari paralleli, avvicinandosi, ma senza scontrarsi mai. Massima è la libertà del cuoco nel suo rapporto con l’ingrediente, ma è frutto di impegno e a volte di lotta: c’è la volontà di sfruttare ciò che il territorio in cui si vive può offrirci, come prodotti e anche come pensieri. Per tradizione Antonia intende il ricordo nostalgico dell’infanzia, dove la cuoca-donna era colei che sfamava, mentre la donna-chef, liberata dal preconcetto ben radicato di donna in cucina, è egoista e cerca di esprimere sé stessa, il suo sguardo magico nel momento della creazione. Non solo dal Collio, territorio al confine con la Slovenia, ma anche da Venezia Antonia vuole prendere il meglio, elaborandolo con immaginazione e libertà. Così i piatti proposti nella sua lezione parlano di cibi semplici, cavolfiore, carne bollita e garusoli, le lumachine di laguna, ma anche di fagioli gialet, una specie molto rara e pregiata o pomodori secchi e cicoria, in omaggio ad un nonno pugliese, tutto interpretato attraverso i suoi occhi attenti e competenti.

Doriana Tucci

Chiara Patracchini, una chef pasticcera a Identità Donna
Giovani chef allo Stand San Pellegrino - Claudio Pregl
Doriana Tucci

A proposito di Doriana Tucci

All’inizio di questa avventura, una cara amica ha avuto fiducia nelle mie capacità culinarie… Così ho gestito la pausa pranzo in un mercatino di beneficenza con grandi soddisfazioni! Poi è arrivato un corso professionale, una qualifica seria e un passaparola fra amici e conoscenti per il mio servizio di chef @ home. Il sito, nato grazie alla creatività di Michele, riceve ormai moltissime visite da internauti affezionati italiani e stranieri. Alcune amiche, appassionate di cibo e curiose del suo mondo, hanno cominciato a frequentare con me eventi e manifestazioni e la loro collaborazione si è rivelata preziosa. Daniela, giornalista freelance esperta di cucina, si è incaricata di scrivere le recensioni dei libri di argomento culinario che solleticavano la nostra curiosità. I corsi sono stati un’ovvia conseguenza, la passione per il cibo unisce e diventa esperienza condivisa. L’Associazione “La Signora dei Fornelli” è nata per diffondere sul nostro territorio la comune passione per la cucina, il buon cibo ed il buon vino, grazie anche alla collaborazione di Niccolò e Alessandro, i nostri sommelier AIS.